Riassunto nel libro che contribuisce a tracciare gli orizzonti della pedagogia moderna. Vengono presi in considerazione gli autori di spicco che ne hanno tracciato i confini: da Locke a Bruner, passando attraverso il pensiero di Russeau e di Kant, le idee pedagogiche di Frobel, Pestalozzi, Comte... Spazio al positivismo italiano, alle idee delle sorelle Agazzi e della Montessori.
Cultura pedagogica - la storia
di Selma Aslaoui
Riassunto nel libro che contribuisce a tracciare gli orizzonti della pedagogia
moderna. Vengono presi in considerazione gli autori di spicco che ne hanno
tracciato i confini: da Locke a Bruner, passando attraverso il pensiero di
Russeau e di Kant, le idee pedagogiche di Frobel, Pestalozzi, Comte... Spazio
al positivismo italiano, alle idee delle sorelle Agazzi e della Montessori.
Università: Università degli Studi di Bologna
Facoltà: Scienze della Formazione
Esame: Storia delle teorie dell'infanzia
Docente: Pironi Tiziana
Titolo del libro: Cultura pedagogica - la storia
Autore del libro: Avalle, Cassola, Maranzana
Editore: Paravia
Anno pubblicazione: 19971. Il secolo del “Lumi” e l’educazione
La missione educativa dell’intellettuale Il XVIII secolo rappresenta per la cultura europea un secolo di
rivoluzioni in cui ci fu il processo di laicizzazione dello stato e della cultura. Il nuovo tipo di intellettuale è
caratterizzato dalla laicità e fiducia nella ragione e nel progresso, spirito critico e tolleranza, cosmopolitismo
e richiamo alla natura, inoltre egli è investito da una vera e propria missione educativa, nei confronti
dell’umanità.
L’attività culturale diventa politica e pedagogica rivolta all’opinione pubblica per cui si parla di educazione
collettiva.
Il significato dell’educazione e la rottura col passato L’educazione diventa uno dei cardini fondamentali del
progresso sociale con lo scopo di costituire un nuovo individuo e una nuova società, ma per far ciò deve
emanciparsi dai modelli e dalle istituzioni passate => critica dell’educazione tradizionale per una nuova
antropologia e per una nuova pedagogia laica. Anche la famiglia e i ruoli famigliari assumono un significato
pedagogico che si riflette sull’educazione della donna.
Selma Aslaoui Sezione Appunti
Cultura pedagogica - la storia 2. Locke e la formazione del gentleman
Nel XVII secolo la cultura inglese elabora una filosofia empiristica che pone attenzione sul rapporto tra
l’uomo e la natura. Locke ha sviluppato una gnoseologia empiristica.
Si pone come uno dei maggiori rappresentanti della monarchia costituzionale e del liberalismo politico.
Egli sostiene che la società si deve fondare su un contratto sociale in cui tutti gli uomini non affidano i
propri beni al sovrano ma li distribuiscono tra loro con a capo un uomo di fiducia che tramite delle leggi
specifiche regolarizza ogni cosa nel rispetto di tutti. Cosi per Locke nasce il bisogno di formare un individuo
in grado di controllare fedelmente i beni all’interno della Stato.
Partendo dall’idea che per Locke gli uomini sono quel che sono per effetto della loro educazione, dunque
l’educazione assume un significato sia individuale che politico in quanto consente il pieno godimento dei
diritti e il dispiegarsi di potenzialità .Bisogna formare un uomo completo ma anche un individuo
socialmente adatto a governare e a vivere con gli altri. L’educazione non è solo la somma della conoscenza e
di norme di condotta, ma deve dotare l’allievo di una propria liberta che lo porta ad acquisire tutte le
conoscenze che possono servirgli nel corso della vita. Locke è contro l’utilitarismo.
il ruolo dell’educazione è collegato con il rapporto tra intelligenza ed esperienza. Locke è contro l’innatismo
cartesiano poiché sostiene che le idee provengono dall’esperienza.
Il bisogno di educare parte dal fatto che la mente umana deve essere considerata come un insieme di
capacita conoscitive che si attivano quando le idee semplici (dall’esperienza interna ed esterna) vengono
elaborate, confrontate e giudicate per produrre ulteriore conoscenza.
La sua opera pedagogica è la raccolta di 217 Pensieri sull’Educazione in cui non tratta l’educazione in
generale ma propone delle riflessioni sulla formazione dei Gentlemen inglesi che devono guidare le sorti
dell’Inghilterra. A differenza di Comenio che era per un’educazione universale, Locke sceglie l’educazione
della classe dirigente che deve guidare le sorti dell’Inghilterra,mentre per i ceti poveri sono sufficienti le
Working Schools che coniugano il lavoro con la presenza forzata in chiesa tutte le domeniche.
Selma Aslaoui Sezione Appunti
Cultura pedagogica - la storia 3. Caratteristiche della pedagogia secondo Locke
un’educazione concreta si deve fondare su:
osservazione psicologica => riconoscimento delle diverse età educative, ciascuna delle quali è dotata di
proprie caratteristiche con cui l’educatore si deve confrontare e ci permette di riconoscere l’individualità del
bambino.
Educazione individualizzata => un concreto processo educativo deve valorizzare le differenze individuali e
non eliminarle, come sostiene Comenio.
il fanciullo deve essere osservato nelle sue attività quando non ne è consapevole. Secondo Locke il buon
educatore deve saper adattare il programma alle caratteristiche psicologiche individuali e al ritmo evolutivo
dell’allievo. Locke aggiunge, alla scoperta dei problemi metodologici e didattici di Comenio, la centralità
del rapporto tra maestro e allievo.
Il precettore
L’educazione del gentlemen non avviene in una scuola pubblica ma all’interno della famiglia stessa sotto la
guida del padre e di un precettore privato in grado di comprendere psicologicamente l’allievo attraverso
l’osservazione, in modo da adeguare l’ed. alle sue caratteristiche individuali, egli si concentrerà non solo
sull’istruzione ma anche sulla formazione del carattere dell’allievo. Un buon precettore è un uomo che
conosce il mondo attraverso l’esperienza, è saggio e colto. Bisogna abbandonare il fanciullo ad una libertà
illimitata e deve imparare a sottomettere la propria volontà per saper obbedire autonomamente alle leggi
della società, quindi il precettore deve comandare l’alunno per guidarlo alla libertà. Egli deve sempre
soddisfare in maniera coerente la curiosità dell’allievo.
Selma Aslaoui Sezione Appunti
Cultura pedagogica - la storia 4. Le finalità dell’educazione secondo Locke: libertà, ragione e
autocontrollo
Locke esprime il principio dell’educazione liberale per cui l’educazione è vita, non solo preparazione ad
essa, per questo sostiene l’open education = un’educaz. aperta che valorizza la liberta e la creatività
dell’allievo per condurlo all’autocontrollo o self-controLocke
Il cardine del percorso educativo : carattere e virtù La formazione dell’uomo si attua in buone abitudini
razionali che si collegano nel raggiungimento della virtù ma questo si raggiunge nelle 3 dimensioni: civiltà,
saggezza e cultura, contesti necessari per migliorare noi stessi e il nostro rapporto con il mondo.
L’esercizio costante serve a produrre l’abitudine che porta l’allievo ad acquisire abilità e senso di
responsabilità.
L’onore come fondamento del carattere del gentlman l’onore è il principio dell’azione pedagogica del
gentlman che è collegato alla rispettabilità => egli deve avere stima e rispetto degli altri. L’onore è
l’obiettivo del percorso educativo ed è il metodo educativo che fa leva sul senso dell’onore dell’allievo per
portare all’azione.
Selma Aslaoui Sezione Appunti
Cultura pedagogica - la storia 5. Il metodo pedagogico di Locke
Secondo Locke premi e castighi sono necessari nell’educazione: l’amore della stima e il timore della
vergogna, invece i castighi esterni generano solo caratteri da schiavi. Tutto il modello educativo lockiano è
centrato sell’interiorizzazione dei principi per la formazione del carattere. Per realizzare tutto ciò è
necessario che il bambino fin dall’infanzia eserciti le sue potenzialità.
Formazione del carattere mediante esperienza
Sviluppo dell’interiorità mediante esercizio dell’esteriorità
L’esercizio costante serve per produrre abitudine ed è fondamentale in quanto l’allievo nel ripetere ed
esercitarsi acquisisce abilità e senso di responsabilità. Ma il precettore deve rispettare la libertà d’iniziativa
dell’alunno per cui è importante l’interesse e la curiosità dell’alunno per favorire l’apprendimento.
Come Frobel, Locke è contro il trastullo infantile apprezzando il gioco e il lavoro che sono l’espressione
della libera attività pratica. I materiali del gioco devono essere costruiti da cose della vita quotidiana per far
si che i bambini esprimano la loro creatività. Il lavoro ha un valore educativo ed ha la caratteristica
dell’utilità, a differenza del gioco: ogni lavoro manuale rafforza l’esercizio ed è utile per la salute. I lavori
più significativi sono = agricoltura, giardinaggio e falegnameria.
Con la Rivoluzione industriale il gentlman non sarà più un ricco proprietario terriero ma un uomo d’affari.
- l’igiene alimentare,la vita all’aria aperta e la libertà di movimento aiutano il bambino ad acquisire la forma
fisica e la capacità di sopportazione. Anche il viaggio ha un valore educativo in quanto favorisce
l’apprendimento di nuove lingue e nuove conoscenze, aiutano a sviluppare saggezza e prudenza.
- si ottiene l’autocontrollo solo se l’educatore distingue dalla prima infanzia i bisogni naturali , che devono
essere soddisfatti, da quelli immaginari del fanciullo, che devono essere scoraggiati perché portano al vizio.
Per Locke l’idea di Dio è il fondamento principale della virtù e i bambini devono apprendere l’amore e la
reverenza per Dio. Importante è lo sviluppo di un indole attenta e capace di pensieri elevati, il bambino deve
apprendere le buone maniere.
- la cultura deve essere collocata ala fine del percorso educativo in quanto è in secondo piano rispetto alle
altre. La conoscenza dipende dall’esperienza quindi la didattica deve incentrarsi su di essa per incoraggiare
l’attività. Per apprendere bisogna seguire le gradualità: dal semplice al complesso.
Il curricolo del gentlman si deve basare su una formazione integrale: vengono eliminati il verbalismo e la
retorica, la lettura deve essere appresa in contesti ludici ed esercitata su libri facili e divertenti, il latino deve
essere appreso dopo il francese. Il disegno, geografia, matematica, diritto civile e pubblico. L’educazione
sociale avviene con lo studio della filosofia naturale, stile, ballo, equitazione e scherma.
La pedagogia deve essere collegata con l’economia e i bisogni sociali prevalenti.
Selma Aslaoui Sezione Appunti
Cultura pedagogica - la storia 6. Rousseau e la rivoluzione educativa
La contrapposizione natura, società ed educazione
opera di R è una riflessione globale sulla natura dell’uomo , sulle caratteristiche negative della società e i
mezzi di rimedio. Nell’”Emilio” delinea la formazione dell’uomo che deve cambiare la società. Egli critica
la società illuminata e in particolare l’eterodirezione dell’uomo nella società, la dipendenza dagli altri che
porta alla privazione della libertà, l’uomo socievole non sa vivere che nell’opinione degli altri => è la causa
del male sociale. Bisogna riscoprire la natura umana nel suo fondamento primigenio eliminando le
sovrastrutture sociali, culturali e pedagogiche imposte dalla società. L’originaria natura umana viene
identificata nell’istinto, ma per riportare l’uomo al bene originario non bisogna riportarlo alla condizione di
selvaggio, occorre riorganizzare la società su nuove basi => è necessaria un’educazione nuova che formi un
uomo nuovo e che deve essere naturale. La rifondazione della società consiste nel rinnovamento
dell’individuo.
Il modello educativo dell’Emilio è una proposta alternativa per la formazione di un individuo protagonista
della sua storia e del suo tempo = il gentlman di Locke, giovane integrato nella società a di Rousseau che
vuole formare un cittadino capace di creare una società fondata sulla giustizia e sull’uguaglianza.
La contrapposizione tra la natura e la società è una contrapposizione tra l’immediatezza del sentimento e la
mediazione della ragione. L’educazione ha il fine di riportare l’uomo all’utilità originaria del proprio essere
e deve passare nell’intimità del sentimento dove è collocato il sentimento. Educare secondo natura vuol dire
rispettare la naturalità dell’uomo e rispettare le varie fasi dello sviluppo psicologico dell’allievo
salvaguardando la sua individualità e libertà.
Selma Aslaoui Sezione Appunti
Cultura pedagogica - la storia 7. La grande teoria pedagogica di Russeau: Emilio
è un romanzo pedagogico.
PREFAZIONE => Rousseau afferma : “ l’arte di formare gli uomini è ancora lasciata da parte. Quest’arte
dipende dalla capacità di riconoscere le peculiarità di ogni età della vita per conformarsi alla marcia naturale
dello sviluppo. L’infanzia, in quanto tale non è affatto conosciuta, perché ci si sforza di cercare l’uomo nel
fanciullo senza pensare a quello che è egli prima di essere uomo. Il fanciullo
Non è un uomo in piccolo, ma un essere che ha già in sé la propria perfezione”.
Rousseau divide lo sviluppo umano in fasi anticipando così lo studio della psicologia evolutiva, egli sostiene
che ciascuna fase ha una sua maturità.
L’educazione di Emilio viene ripartita in diversi momenti, ciascuno di essi con caratteri e compiti
particolari, non bisogna mai cercare di accelerare lo sviluppo del bambino in quanto il fanciullo deve vivere
la sua età da fanciullo, il maestro deve condividere il mondo dell’allievo e adattarsi alle sue logiche e
linguaggi.
LIBRO I => dai 0 ai 3 anni, “il gran principio” della bontà originaria dell’uomo. La crescita del bambino
dipende dall’educazione che viene impartita da tre maestri:
La natura => sviluppo interno delle nostre facoltà e dei nostri organi
Gli uomini => all’uso che facciamo delle facoltà e degli organi
Le cose => all’acquisizione dell’esperienza e degli oggetti.
Ma se queste tre educazioni si contraddicono il bambino verrà educato male.
L’educazione dell’uomo deve confrontarsi con l’ordine sociale, quindi bisogna scegliere se educare secondo
i principi della natura oppure secondo i principi della società. Rous. è contro l’educazione pubblica e
l’educazione domestica, l’unica educazione efficace è quella naturale che forma l’uomo alla condizione
umana autentica.
Selma Aslaoui Sezione Appunti
Cultura pedagogica - la storia 8. La famiglia come ambiente educativo per Russeau
L’educazione naturale dura 25 anni e comincia dalla nascita e individua degli errori presenti nell’educazione
tradizionale come: l’uso delle fasce che limita la libertà di movimento, le cure e le precauzioni eccessive, le
lusinghe e le minacce, il ricorso a balie. Secondo Rousseau il primo allevamento e nutrimento del bambino è
responsabilità della madre che poi verrà sottratto da essa per affidarlo alle cure di un precettore. Se la vera
nutrice è la madre allora l’unico e vero precettore deve essere il padre. La famiglia si aggrega dal punto di
vista affettivo solo nella realizzazione dell’impresa educativa da parte dei coniugi.
Il primo libro è il ritratto dell’allievo e della situazione educativa ideale.
Emilio è ricco, nobile, è orfano, è europeo e preferibilmente francese, è di indole normale, intelligenza
media, sano e robusto. L’educazione naturale deve avvenire in campagna in cui la società non può esercitare
il suo effetto corruttore. In campagna il precettore potrà esercitare un controllo delle esperienze di Emilio
per armonizzare le tre educazioni.
Dalla nascita ai 3 anni all’inizio della vita il bambino presta attenzione solo a ciò che colpisce i suoi sensi,
secondo Rousseau l’esperienza è la prima matrice e la prima condizione dello sviluppo infantile prima
ancora di parlare e capire. L’educatore deve far si che Emilio non abbia abitudini che lo rendano schiavo e
lo devino dai suoi naturali bisogni e deve essere educato alla libertà e all’uso delle proprie forze. La curiosità
naturale del bambino deve essere favorita aiutandolo a superare il timore dell’ignoto e favorire la naturale
irrequietezza. Emilio si deve abitare a camminare molto e a muoversi da un luogo all’altro per acquisire il
senso dello spazio e della distanza. Il bambino deve essere abituato a non comandare agli uomini e alle
cose.
Selma Aslaoui Sezione Appunti
Cultura pedagogica - la storia 9. L’apprendimento del linguaggio per Russeau
questo tema viene approntato nella conclusione del libro I e nel libro II in cui Rousseau afferma che i
bambini parlano prima di saper parlare attraverso la comunicazione non verbale. Dopo i bambini
apprendono a usare le parole seguendo le regole interne dello sviluppo per cui gli educatori devono
rispettare di questo sviluppo e fornire al bambini gradualmente pochi termini collegabili ad oggetti sensibili
nell’esperienza del bambino. Il linguaggio del bambino ha una sua sintassi e una sua semantica che gli adulti
devono cercare di capire e di rispettare.
LIBRO II => dai 3 ai 12 anni , nella seconda età educativa Emilio imparerà a muoversi, a parlare, a
conquistare coscienza di sé e autonomia in quanto la sua esperienza è ancora incentrata sulle emozioni del
piacere e del dolore. Emilio sarà libro di muoversi e di agire, le cadute lo aiuteranno a conoscere il dolore e
questo lo renderà più sano e vigoroso. Non è capace di ragionare in astratto e la sua educazione passerà
attraverso i sensi e il corpo e tutto quello che apprenderà deve essere collegato ad uno scopo. E. apprenderà
la lettura solo con i misteriosi biglietti scritti dal precettore che lo incuriosiranno.
Selma Aslaoui Sezione Appunti
Cultura pedagogica - la storia 10. Educazione naturale come educazione negativa e indiretta
secondo Russeau
l’unico modo per favorire la felicità dell’alunno è quello di educarlo a commisurare i suoi desideri con le sue
possibilità. Il precettore deve fare in modo che l’allievo percepisca i propri limiti in modo naturale : otterrà
quello che chiede solo se ne ha bisogno in quanto l’impossibilità di un desiderio dipende dalla necessità
delle cose. Per rispettare il bambino bisogna proteggere il suo cuore dal vizio e la sua intelligenza
dall’errore, quindi rispettare la legge di natura che non insegna mai il male. Il metodo del precettore è
inattivo quindi la sua è un’educazione negativa in quanto non fornisce precetti ma toglie le cattive influenze.
L’attività educativa del precettore è indiretta in quanto la relazione tra il maestro e l’allievo passa attraverso
la mediazione del rapporto tra il bambino e l’ambiente. È un metodo dell’imparare facendo, il maestro farà
tutto senza far nulla dando l’impressione all’allievo che le sue esperienze sono casuali.
Emilio deve essere educato alla libertà, deve essere guidato ad un libero sviluppo della sua natura
allontanandolo dai condizionamenti della società.
LIBRO III=> dai 12 ai 15 anni, considerato il periodo più prezioso dell’esistenza che deve essere
attentamente amministrato dal punto di vista educativo. In questa fascia d’età definita dell’intelligenza il
tempo è così breve che l’attività educativa deve scegliere cosa fornire all’allievo senza la pretesa di renderlo
sapiente. Il corpo si sta sviluppando e lo spirito cerca di istruirsi. Emilio è curioso e l’educatore deve
indirizzare bene questa sua curiosità. Il passaggio dalle conoscenze sensibili a quelle intelligenti passa
attraverso esperienza diretta centrata sull’esplorazione dell’ambiente. Emilio imparerà ad esaminare
attentamente ogni cosa che vede e l’errore verrà scoperta da lui stesso e non dall’adulto. Continua
l’istruzione per forma indiretta incentrata sull’utilità, sull’interesse e sullo sforzo; non imparerà il contenuto
delle scienze ma imparerà ad amarle e i metodi per apprenderle quando sarà sviluppato il suo amore per il
sapere. Rousseau si concentra a fornire competenze invece che conoscenze mediante un metodo incentrato
sulla soluzione dei problemi.
Selma Aslaoui Sezione Appunti
Cultura pedagogica - la storia 11. Visione di Russeau su diverse tematiche pedagogiche:
educazione sentimentale, sociale, morale, religiosa ed estetica
Emilio non verrà incoraggiato alla lettura, l’unica lettura consigliata è “Robinson Crusoe”. Verrà indirizzato
a fare il falegname in quanto è un lavoro pulito, utile e mantiene il corpo in esercizio. Emilio deve
comprendere il valore umano ed educativo del lavoro per poter essere libero da pensare da filosofo.
LIBRO IV => dai 15 ai 20 anni , l’uomo esce dall’infanzia quando lo stabilisce la natura e questo è un
momento breve di crisi. È come se nascesse per una seconda volta: la prima volta dalla natura e nella
seconda deve nascere all’umanità in cui inizia l’educazione sentimentale, sociale, morale, religiosa ed
estetica. Emilio impara a ragionare in modo astratto e l’unica passione naturale e originaria è l’amore di sé
che si svolge nella benevolenza e nella pietà. L’amore di sé può diventare amor proprio -> egoismo.
L’educazione sessuale ed affettiva
l’educazione sessuale consiste nel chiamare le cose con il loro nome e non dare lezioni di pudore e di onestà
in quanto si insegna che esistono cose vergognose e disoneste per cui nasce il desiderio di conoscerle.
Emilio sentirà i turbamenti dell’adolescenza nei confronti dell’altro sesso quindi il compito dell’educazione
è di prepararlo ad affrontare la vita amorosa e questo avverrà solo quando l’allievo verrà avviato alla vita di
società e lascerà la campagna per trasferirsi a Parigi.
Sboccerà in Emilio la pietà quando riconoscerà che gli altri soffrono come lui ed è natura di ognuno di noi
identificarci con coloro che soffrono. Il precettore lo deve educare alla dimensione morale dell’esistenza
sociale quindi l’allievo deve imparare ad osservare il cuore e i comportamenti umani. Le narrazioni storiche
servono per mostrargli le azioni degli uomini, le favole per fargli ricondurre a casi particolari sotto principi
generali.
La religione
a 15 anni E. non saprà ancora di possedere un’anima, non verrà educato ad una religione specifica, ma verrà
messo nelle condizioni di poter scegliere la propria con un retto uso della ragione. L’insegnante gli insegna i
fondamentali principi religiosi che sono 3 : Dio esiste, l’anima è immortale e l’uomo è libero. Le diverse
religioni sono solo le variazioni di questo credo fondamentale.
LIBRO V => dedicato a Sofia e l’educazione femminile, dai 20 ai 25 anni. Sofia , la sua futura sposa, deve
essere educata anche lei in modo opportuno. Secondo Rousseau la donna per natura è passiva e debole, è
fatta per essere soggiogata dall’uomo e usa le armi della seduzione per legarlo a sé. La sua destinazione
naturale è il matrimonio e la procreazione quindi l’educazione femminile deve essere indirizzata a questo
scopo. Sofia viene preparata alle conoscenze pratiche del governo della casa, verrà istruita alla cultura e al
buon gusto e anche alla formazione morale e religiosa.
Rousseau separerà Emilio e Sofia per due anni così imparano il valore della fedeltà. Il viaggio è fonte di
istruzione, un mezzo per conoscere gli altri popoli.
L’educazione politica
l’ultima impresa educativa del precettore è la formazione politica con la quale Emilio diventerà pienamente
cittadino. Riceverà un’istruzione sui principi di un sistema politico di tipo democratico, coerente con le idee
che Rousseau delinea nel “Contratto sociale”. E. fa un lungo viaggio all’estero per studiare le istituzione
Selma Aslaoui Sezione Appunti
Cultura pedagogica - la storia degli altri popoli e tornato da viaggio di sposerà con Sofia.
Il precettore terminerà la sua autorità solo dopo il matrimonio dell’allievo avendo prima fornito consigli.
Selma Aslaoui Sezione Appunti
Cultura pedagogica - la storia